venerdì 9 marzo 2012

BIRRA TECNOLOGICA e ECOLOGICA


Carlsberg applica la tecnologia ad un nuovo spillatore che cambierà il mondo della birra: ed ecco un prodotto organolettocamente perfetto, che non usa più l'anidride carbonica! La birra, in fase sperimentale a Roma, in un anno ha già fatto risparmiare 180.458 Kg di CO2: una quantità, che potrebbe essere assorbita da una superficie di alberi di un’estensione pari a 6,2 volte quella di Piazza San Pietro. Non solo, ma Carlsberg, unitamente a questa tecnologia, sta convertendo i fusti dall' acciaio in PET. Questi, rispetto ai tradizionali in acciaio, permettono di ottenere ulteriori importanti benefici ambientali in termini di riduzione nel consumo totale di risorse (circa il - 44%). Quindi, in generale, nell’utilizzo totale di energia (-21%), nel potenziale di effetto serra (-28%), nelle emissioni in atmosfera (-31%), nel potenziale di acidificazione (-11%), nei rifiuti generati (-19%), e infine nei rifiuti pericolosi generati (-47%). PROSIT !!

SCARPE TECNOLOGICHE

Ovvero 'LA COATCH-SHOES'
LA NOTIZIA
La Nike cerca di andare oltre... e di uniformarsi al trend del momento: ora la scarpa sarà connessa, così ANCHE i dati dei tuoi allennamenti saranno condivisibili e potrai confrontarti con altri sconosciuti e valutare chi è più in forma.
ME-NO-MALE, ci voleva proprio. Così fai sport ascoltando la musica che esce dal tuo cappellino, fai una garetta di resistenza e nel frattempo controlli le novità in Facebook leggendo sulle lenti dei tuoi occhiali da sole; a casa, il frigorifero, in base alle calorie consumate, ti farà trovare pronto un beverone a DOC. Degna di nota, fra tutte, la funzione ‘Showcase’, che permette ai giocatori di basket di registrare il video di una schiacciata che, completa di dati in tempo reale, può essere condivisa con gli amici ma soprattutto documentata. Ma tutto questo prevede che una persona sìa predisposta allo sforzo.
LA PROPOSTA
Lancio una sfida: la scarpa che ti obbliga a camminare e non si ferma se non dopo 20 minuti o ciò che hai impostato.. Se qualcuno non sapesse da dove cominciare può ispisrarsi alla fiaba di Andersen, o, se preferisce, al film del '48, "Scarpette Rosse". Ringrazio SILVIA, la mia NEWS-HUNTER

mercoledì 7 marzo 2012

APP per i PANTONI


Ancora una chicca nelle app: un'app per i pantoni. Funzionasse, sarebbe la prima volta che invidio chi ha gli Smartphone.. Dovrebbe costare sui 7.oo euro. Vedi info su www.pantone.com, www.apple.com, www.androida.it

SCARPE ETICHE



Chi l'avrebbe mai detto che tra le scarpe demonizzate come sibolo del consumismo non etico ci fossero quelle più etiche? Chi l'avrebbe detto che fra quelle spesso adottate dalle persone eticamente sensibili, ci fossero quelle che sono meno etiche? Secondo un'inchiesta di Altroconsumo in partecipazione con Danwatch, organizzazione danese indipendente che indaga sull'etica sociale, in base ad un questionario rivolto alle aziende incrociato con ricerche indipendenti, lo scenario che l'immaginario collettivo condivide, spesso è pilotato. La ricerca e i questionari indagavano vari aspetti delle aziende: la materia prima, le concerie, la manifattura, la mano d'opera, il trasporto. I PREMIATI, dai dati emersi, sono, ad esempio, Timberland, Clarks, Sholl, Geox. I BAD DOYS, fra gli altri: Camper, TOD'S, Birkenstock... Se questi dati fossero veri, il lavoro di marketing che c'è dietro è degno di ammirazione...

venerdì 24 febbraio 2012

SEMPRE DI VIAGGI si PARLA


(OLTRE LO QUIZ-SHOW, oltre i REALITY) Anche questa volta parlo di format e personaggi trasversali. Un altro viaggiatore che mi appassiona è Paul Merton. Uno scopritore di percorsi curiosi e non turistici. Ad esempio l’hotel sopra Berlino, costruito in un ex carcere?? Idea geniale: le camere sono nelle vere celle, la colazione in camera te la passano dalla feritoia, la sala da pranzo è il refettorio del carcere. O il negozio di scarpe a Firenze dove il padrone, che le fa a mano, e ogni paio (particolare in vero) diverso dagli altri, sceglie lui le scarpe che devi prendere?

I CUOCHI che fanno CULTURA




(o LA CULTURA DEI CUOCHI)
Tutte le mode vengono, passano, poi ritornano, a cicli. E’ nuovamente in auge la CUCINA. Nelle librerie gli scaffali dedicati ai libri di ricette sono raddoppiati, non c’è canale televisivo che non proponga trasmissioni condotte da chef, o dove aspiranti chef vengono sfilettati per lo show.
Ma qualcosa è cambiato nel terzo millennio: gli chef e i format televisivi. Trovo alcuni chef facciano trasmissioni culturali che vanno oltre alla cucina. Propongono viaggi per il mondo alla scoperta di cucina locale ma contestualizzata al posto, alle materie prime, agli usi e costumi. Ci sono i golosi epicurei come Antony Bourdain, i perfezionismi competitivi di Gordon Ramsay, l’educazione al mangiare bene di Jamie Oliver. Loro girano il mondo con un’idea, e lo scoprono e interpretano partendo da quell’idea. Stò imparando cose dal mondo che nei passati 30 anni di televisione non ho mai visto in nessuna trasmissione televisiva sui viaggi e i popoli (tranne le chicche dei viaggi di Syusy Blady e Maurizio Roversi). Io sono pazza di questi chef illuminati, e nel seguire le loro avventure ho trovato un po’ di sollievo dal lutto per la morte di Manuel Vázquez Montalbán e dei viaggi culinari del mitico Pepe Carvalho.
Vi prego di segnalarmi altre trasmissioni su questo registro.